La vita di Enea, figura della mitologia greca e romana, si lega indissolubilmente a Pomezia e alla sua fondazione. Dall’antica Lavinium, infatti, sarebbe nata la discendenza della Gens Iulia.
La storia di Enea, personaggio della mitologia greca e romana, eroico condottiero figlio del mortale Anchise e di Afrodite, dea della bellezza, si lega alla storia di Pomezia e alla sua fondazione. Infatti, proprio su un piccolo pezzo di costa di Torvaianica, che divide in due la spiaggia, si narra sarebbe sbarcato Enea per fondare Lavinium, la città da cui sarebbe nata la discendenza della Gens Iulia con la fondazione di Roma. Una storia che affascina e coinvolge e che, per i pometini, è ricca di emozioni, suscitando pathos e curiosità.
Oggi, di questo racconto, resta l’heroon, la tomba del valoroso guerriero i cui reperti sono conservati nel Museo Civico Archeologico Lavinium. Ma il racconto mitico, invece, è ricco di particolari. Si narra che, dopo un burrascoso viaggio tra l’Africa e la Sicilia, Enea sbarcò proprio sulle coste del Lazio, nei pressi di una laguna attraversata dal fiume Numicus, un breve corso d’acqua che secondo molte teorie potrebbe essere proprio il luogo del celebre approdo di Lavinium.
Non a caso proprio in questo punto del litorale c’è un cartello: “Benvenuti a Torvaianica. Fiume Numicus oggi fosso di pratica di Mare. Qui approdò Enea”, che testimonia il passaggio del mitico eroe. Oggi questo tratto di spiaggia è ricoperto da costruzioni cementizie. L’area archeologica di Lavinium, invece, è stata scoperta da Pirro Ligorio, in un’area tra Torvaianica e Pomezia: oltre al Santuario delle XIII Are e alla statua di Minerva Tritonia in terracotta, è possibile ammirare la già citata tomba di Enea, un luogo di culto.

